Non riuscire a raggiungere l’orgasmo
Molti giovani non raggiungono il culmine per inesperienza e per diversi fattori emotivi, come, ad esempio, una formazione rigida che condanna il piacere sessuale.
Negli anziani, invece, le difficoltà dipendono generalmente da disturbi fisici. In un altro studio su 100 donne in un ospedale brasiliano, il 42% di loro non ha avuto l’orgasmo e, indagando sulle cause, è stato scoperto che il 30% delle donne non ha raggiunto il culmine a causa di un problema sessuale del partner, come la disfunzione erettile (problema di erezione – ansia da prestazione sessuale) o l’eiaculazione precoce. Oltre alle difficoltà degli uomini e ai nemici tradizionali di orgasmo, cioè lo stress, la fatica e la routine, le donne devono affrontare un tabù che gli uomini hanno già superato: una donna che si masturba ha intimità con proprio il corpo e raggiunge l’orgasmo più facilmente, anche in un rapporto sessuale.
La metà delle donne hanno problemi a letto, come il dolore, la mancanza di desiderio e di orgasmi rari.
Gli uomini hanno più orgasmi rispetto alle donne, in quanto per loro è dieci volte più facile arrivare al massimo piacere, anche se devono superare altri problemi: il 48% di loro ha disfunzioni sessuali che vanno dalla difficoltà erettile all’eiaculazione precoce.
Gli uomini, di solito, in questi casi, tendono a cercare un aiuto medico, in quanto sono anche interessati al volume del proprio liquido seminale, visto come un simbolo di virilità. L’eiaculazione è un fenomeno indipendente dall’orgasmo, che molti non sanno. L’uomo può raggiungere l’orgasmo senza espellere sperma, soprattutto se si è diabetici o se si è subito un intervento chirurgico alla prostata; può anche verificarsi il contrario, ma è meno comune, cioè che l’uomo perde la concentrazione o è teso e, quindi, eiacula senza piacere.
Mappa del piacere femminile
Il ciclo che va dall’eccitazione al piacere sessuale non richiede solo fisiologia (respirazione, frequenza cardiaca) ma anche visibili cambiamenti psicologici, come la breve perdita di coscienza di sé stessi.
Capire l’orgasmo femminile, quindi, permette di muoversi in modo più significativo in questo compito. Dopo tutto, capire la sessualità delle donne di fondo è sempre stata una sfida per la scienza.
Nonostante le difficoltà, alcuni studi stanno cominciato a scoprire questo processo. Uno di questi, con l’aiuto di una macchina di risonanza magnetica, si è tracciato, con l’aiuto di un terapeuta, quello che succede nel cervello nell’insorgenza di eccitazione sessuale a raggiungere l’orgasmo.
L’intenzione è quella di utilizzare le informazioni per trattare la disfunzione sessuale, come la mancanza di orgasmo (con un metodo in cui il paziente può contemporaneamente stimolare i genitali e osservare le reazioni del suo cervello in tempo reale). Pertanto, si può cercare di colpire le aree stimolate durante il ciclo sessuale. Si è provato ad innescare il processo in 80 parti del cervello, per esempio, l’intensa attività del cervelletto e il sistema limbico (associato alle emozioni).
Nel momento di culmine, vi è una grande circolazione del sangue in tutto il cervello, un segno che il corpo è completamente mobilitato. L’attivazione della corteccia prefrontale si verifica solo nell’eccitazione e la scoperta che vi sia una stimolazione di quest’area è un’importante contributo a questo studio.
Dalle informazioni, si ritiene che sarà possibile chiarire il meccanismo con cui le fantasie sessuali possono causare reazioni fisiche.
Lo studio ha così dimostrato le differenze nei meccanismi che portano al piacere sia per le donne sia per gli uomini. Nell’uomo, ad esempio, vi è una mancata attivazione della corteccia prefrontale nell’eccitazione .
Tra le altre informazioni, si è dimostrato che l’apice dell’uomo si verifica con l’arresto di alcune regioni del cervello, al contrario di ciò che succede nelle donne, in quanto si ha una piena attivazione del cervello. Nonostante le differenze, ci sono esperti in disaccordo che ritengono ogni attivazione di un’area riesce solo se vi è una risposta fisiologica. La corteccia prefrontale, per esempio, è responsabile di numerose funzioni. La teoria più accreditata è che vi sono connessioni e disconnessioni simultanee, come l’eccitazione e l’orgasmo che stimolano strutture prima di essere sotto controllo e che il controllo è l’altro effetto che deve essere rimosso in modo che queste regioni siano reclutati per l’ altra estremità.
La disattivazione sarebbe anche responsabile della perdita momentanea di coscienza ed è normalmente legata alle strutture scelte che vengono praticate fuori dall’orgasmo. Insieme a queste connessioni e disconnessioni, ci possono essere altri percorsi neurologici del piacere. Questo è quello che si è dimostrato in un altro studio in cui si è mappato il cervello di due volontari tetraplegici. Essi avevano interrotto la comunicazione tramite il midollo spinale tra il cervello e il resto del corpo, nonostante ciò hanno raggiunto l’orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride e della vagina.
Inutile fingere
Le caratteristiche dell’orgasmo sono le contrazioni che durano da pochi secondi ad un minuto al massimo, ma sono accompagnati da intensi cambiamenti fisiologici e da segni visibili sul corpo. Una forte emozione si impadronisce dei partner. Un benessere e relax mescolato prende la coppia temporaneamente dalla realtà:
-I muscoli si contraggono involontariamente
-Il cuore accelera
-Negli uomini, i piedi delle dita si irrigidiscono e il mignolo sono nodosi
-I piedi di entrambi i partner sono ad arco e tremano
.I partner si scuotono con forza per un periodo di 0,8 secondi durante il picco del piacere
-Il moto ondoso a causa del flusso di sangue nei genitali
-Molte donne piegano le dita dei piedi
-Gli uomini e le donne possono ridere o piangere ed essere sensibili al solletico (negli uomini, queste reazioni sono meno comuni)
-In alcune persone, la bocca si apre e, in altre, il volto si contorce
-Il respiro è breve e veloce
-La narice è dilatata in entrambi i partner
Entrambi i sessi possono sperimentare una visione creativa improvvisa perché l’orgasmo produce attività nella regione del cervello legata alla creatività.
Dopo l’orgasmo è comune un periodo prolungato di stanchezza e di sonno.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale *** Contatti e Consulenza Specialistica con il Dott. Pierpaolo Casto:
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