Articoli e Direzione Scientifica a cura del
Dott. Pierpaolo Casto
Ansia da Prestazione | Problemi di Erezione e Disfunzione Erettile | Eiaculazione Precoce

Problemi di erezione durante il rapporto: cosa fare

COME RISOLVERE I PROBLEMI DI EREZIONE DURANTE IL RAPPORTO (mai più l’imbarazzo di un’erezione incompleta o difficoltosa):

Una cosa estremamente importante da capire è che l’atto sessuale non è semplicemente qualcosa di meccanico ma è un incontro tra due persone. Tu non sei una macchina che non prova emozioni, sei un essere umano che pensa, ha sensazioni e desideri e pertanto può anche avere dei pensieri sbagliati che naturalmente portano ad emozioni sbagliate come appunto, nel caso dell’ansia da prestazione sessuale, si può provare paura e imbarazzo come conseguenza di errori cognitivi e anticipazioni catastrofiche sugli eventi futuri.

A proposito della catastrofizzazione possiamo dire come la persona che ha avuto la situazione di difficoltà di erezione può pensare alla situazione stessa come se fosse accaduta una cosa terribile, e naturalmente per la persona che vive questa situazione il fatto è realmente spiacevole, tuttavia considerare un mancato rapporto sessuale o la difficoltà di erezione,o una erezione debole o scarsa come qualcosa di catastrofico è sbagliato; questi eventi logicamente non possono essere paragonati alla sofferenza che si proverebbe perdendo una persona cara o nel sapere di un problema di salute importante di una persona a noi vicina e a cui vogliamo bene. Quindi bisogna dare al problema di erezione la giusta dimensione.aprire che è piacevole e siamo dispiaciuti, ma che non è successo il finimondo. Ciò non toglie, tuttavia, il problema di erezione è un problema increscioso e che è giusto risolverlo. E’ giusto vivere una vita sessuale soddisfacente.

Altra cosa importante da capire e che noi non possiamo sapere quello che pensano le altre persone, non possiamo sapere nemmeno quello che può pensare la nostra partner, anche se crediamo di conoscerla talmente bene da poter sapere anche quello che pensa. Un meccanismo pericoloso rispetto a questa “lettura del pensiero” è che quando la persona con ansia da prestazione e conseguenti problemi di erezione interpreta e anticipa i pensieri della propria partner qualora non ci possa una buona erezione o addirittura l’erezione mancasse completamente, i pensieri che dice di conoscere e di sapere già in realtà sono per la maggior parte sbagliati e amplificati in negativo. In questo atteggiamento c’è prima di tutto un errore di fondo: la cattiva comunicazione! Più che interpretare e anticipare quelli che potrebbero essere dei pensieri della prova partner sarebbe più giusto e utile chiedere, comunicare, trovare delle soluzioni insieme, piuttosto che chiudersi in personali convinzioni su quelle che possono essere i pensieri e le riflessioni della prova compagna. Molto spesso la persona con la difficoltà di erezione è convinta della prova partner primo poi lo abbandonerà proprio a causa delle difficoltà nel rapporto sessuale. Sarebbe più logico pensare, invece, che la compagna stia insieme a te per altre qualità, l’affetto, l’amicizia, il rispetto, la passione, la condivisione… e non invece in virtù di un pene in erezione…!

Bisogna smettere di pensare che si ha il pene in erezione, quanto consistente è l’erezione, quando si riuscirà a mantenerla, se si riuscirà a far raggiungere l’orgasmo la prova partner, se questa sarà pienamente soddisfatta dell’incontro sessuale… bisogna lasciarsi andare all’incontro, e come già detto prima che essere un incontro sessuale, è un incontro tra due persone. Bisogna riuscire a stabilire la vicinanza e l’intimità trovando il piacere già nello stare insieme. Bisogna imparare ad ascoltare tutti i sensi: vista, olfatto, udito, tatto, gusto…! Quando si riuscirà ad ascoltare i sensi, il corpo risponderà spontaneamente con l’eccitazione e l’erezione. A questo punto ogni paura si scioglierà nel calore degli abbracci.

Stimola la tua partner accarezzandola e baciandola in ogni sua parte del corpo e lasciati stimolare da lei; imparando quest’arte raggiungerai il successo sessuale. Orienta la tua attenzione su quanto è bella questa danza dei sensi, piuttosto che ossessionarti con i pensieri di quello che potrebbe succedere se non riuscissi ad avere un rapporto sessuale così come lo desideri e, soprattutto, diventare triste immaginando quello che la tua partner potrebbe pensare.

Descrivere e analizzare la propria esperienza sessuale in termini di “qualità” è qualcosa di assolutamente sbagliato in quanto proprio questo modo di pensare può portare inevitabilmente la persona con ansia da prestazione al fallimento nell’incontro. Purtroppo la maggior parte degli uomini hanno delle idee sul sesso completamente sbagliate riferendosi a questo parlando di “fare bene”, “durare molto”, “far godere”. Pensando al sesso e all’incontro sessuale in questi termini è chiaro che questa esperienza non viene vissuta come un incontro d’amore, bensì con una prova da superare; non si vive più l’esperienza sessuale con la propria compagna come intimità, bensì come momento di sofferenza, ma a volte inevitabile per non perdere un certo status, che si crede di avere, agli occhi della compagna.

Purtroppo molto spesso gli uomini sottovalutano l’importanza dei cosiddetti “preliminari”, questo momento o come viene comunemente definita questa fase, nella maggior parte dei casi viene addirittura scavalcata ignorando la sua importanza e a volte necessità sia per l’uomo che per la donna. Infatti sia nell’uomo che nella donna permette di rilassarsi al piacere dell’incontro intimo, favorire l’intimità e far partire l’eccitazione. Un incontro sessuale senza una buona fase preliminare di baci e carezze viene ridotto ad un atto meccanico. Se si riesce a trovare l’intimità durante la fase preliminare, si può anche riuscire a provare molto piacere fisico e psicologico anche senza l’atto della penetrazione. Molti pazienti, imparando a praticare l’arte dei preliminari, raccontano di essere già riuscire in questo modo a risolvere il problema dell’erezione.
Il segreto è qui quello di spostare la propria attenzione da sé stessi (dal proprio pene), all’altra persona.

La penetrazione è soltanto l’ultima parte di un viaggio…!

Un altro mito da sfatare è quello della necessarietà dell’orgasmo. Anche qui sono molti uomini che pensano dell’orgasmo sia assolutamente necessario in un incontro sessuale e che questo sia la prova di aver provato piacere. Invece il piacere deve raggiungersi durante tutto il viaggio e non soltanto all’arrivo. Soprattutto nella donna l’orgasmo non è strettamente necessario e raccontano di come sono riuscite a sentirsi in intimità con il proprio uomo durante il rapporto, di aver trovato già molto piacere da queste esperienze senza aver avuto bisogno del culmine orgasmico.

Se si considera il momento dell’orgasmo come un qualcosa di assolutamente necessario e da raggiungere e far raggiungere a tutti i costi, con molta probabilità l’incontro sessuale si caricherà di ansia e delusione.

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale *** Contatti e Consulenza Specialistica con il Dott. Pierpaolo Casto:
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